mercoledì 4 gennaio 2012

Ovogenesi


L’apparato femminile è composto da gonadi (le ovaie), tube di falloppio, utero, vagina, genitali esterni.
Esistono 3 cicli, ovarico, delle tube uterine e uterino.
L’ovaio è un organo pari ricoperto da un tessuto epiteliale che prende il nome di mesotelio. Esso è formato da una parte più esterna, corticale e una più interna, midollare. La midollare è piena di vasi e nervi mentre la corticale da follicoli in varie fasi di sviluppo. Inoltre è una ghiandola endocrina che produce estrogeni e progesterone che mantengono i caratteri sessuali femminili e mantengono la gravidanza quando è in atto.
Ciclo ovarico:
l’ipotalamo secerne GnRH che agisce sull’adenoipofisi che produce FSH e LH entrambi agiscono sul follicolo e l’LH anche nell’ovulazione e nella formazione del corpo luteo.
Fase follicolare:
dura da 12 a 16 gg,  follicolo dato da ovocito più uno strato di cellule che poggiano su una membrana basale. Si ha accrescimento del follicolo mentre l’FSH porta a maturazione il follicolo e lo trasforma in ghiandola che secerne estrogeni, e ha azione feedback positivo sul GnRH e inibisce il rilascio di gonadotropine. Ci sono varie tappe di sviluppo.
Fase preantrale:
dura 3-5 gg partendo da un follicolo primordiale porta alla formazione di un follicolo preantrale.
Da un follicolo primordiale si arriva a un follicolo primario, si ha un ingrandimento da 20 micron a 100 micron. L’ingrandimento è dato dall’accumulo nel citoplasma di nutrimenti. Le cellule follicolari da una forma piatta diventano più cubiche e compare la zona pellucida che va a ricoprire l’esterno dell’ovocita. Quindi sta tra l’ovocita e le cellule follicolari. Questa nuova struttura viene secreta dallo stesso ovocita ed è formata da 3 glicoproteine dette ZP1 ZP2 ZP3. La ZP3 è responzabile del riconoscimento da parte della testa dello spermatozoo, funge da recettore e impedisce la fecondazione di specie diverse. La ZP2 coopera con la ZP3 e la ZP1 a una funzione strutturale, mantiene la struttura e la forma della zona pellucida. Inoltre la zona pellucida ha dei microvilli che si mettono in comunicazione con dei prolungamenti delle cellule follicolari chiamati GAP e permettono di far passare sostanze e di mantenere la comunicazione tra cellule follicolari e ovocita. Le cellule follicolari cominciano a proliferare e si formano più strati  facendo passare l’ovocita da unilaminare e multilaminare. Queste cellule si chiamano cellule della granulosa che formano uno strato detto granulosa, sono mantenute in contatto tra loro per mezzo di giunzioni comunicanti, molto importante perché sono prive di vasi sanguigni e quindi per diffondere i nutrimenti.  Sopra queste cellule della granulosa si forma un altro strato di cellule, le cellule della teca, divise dalla granulosa per mezzo di una membrana basale. Le cellule della teca si dividono in cellule della teca interna, riccamente vascolarizzate e cellule della teca esterna formate da cellule connettivali. (le teca ha compito di proteggere ulteriormente l’ovocita e diffondere i nutrimenti “teca interna”). A questo punto si acquisiscono i recettori per le gonadatropine, mentre la granulosa ha recettori per FSH e LH la teca solo per LH. Da adesso la maturazione continua solo quando la concentrazione di gonadotropine è elevata.
Fase antrale:
tra le cellule follicolari compaiono delle cavità chiamate antri che si riempiono di liquor follicoli secreto dai prolungamenti della teca e da sostanze secrete dall’ovocito e dalle cellule follicolari stesse spinte alla secrezione dagli ormoni. Queste cavità si ingrossano e confluiscono tutte in una definita antro follicolare con forma a semiluna. Si sono raggiunte le massime dimensioni formando il follicolo secondario. Si trasforma in ghiandola endocrina secernendo androgeni, estrogeni e progesterone.
Gli androgeni sono prodotti dalla teca esterna che sotto la produzione di LH producono androstenedione e testosterone, mentre la teca interna produce in piccole quantità estrogeni. La maggior parte di questi è prodotta dalla granulosa che sotto l’effetto dell’FSH trasforma gli androgeni prodotti dalle teca esterna in estrogeni.
Fase pre-ovulatoria:
forma il follicolo di Graff o follicolo preovulatorio, l’antro si ingrandisce a dismisura e l’ovocita si sposta al lato. Le cellule della granulosa cambiano nome in cellule del cumulo ooforo. La zona del cumulo ooforo che che prendono contatti con prolungamenti con l’ovocita viene detta corona radiata e permane la membrana propria.
Fase dell’ovulazione:
circa 36 ore prima dell’ovulazione aumentano le gonadotropine in particolare LH. Il follicolo si ingrandisce per l’aumento del liquor follicoli e diventa tanto grosso da occupare la larghezza di tutta la corticale dell’ovaio. Sotto lo stimolo delle gonadotropine il cumulo ooforo  secerne acido ialuronico che ha effetto di disperdere le cellule del cumulo ooforo e di inglobarle in una matrice extracellulare simile a del muco. Questo processo si chiama mucificazione del cumulo. A questo punto l’ovocita si risveglia dal suo stato di quiescienza e completa la meiosi, poi viene espulso l’ovocita secondario assieme al primo globulo polare.
Una volta uscito avviene la seconda divisione meiotica che si arresta nella metafase 2 per riprendere solo se viene fecondato.
Si viene a formare una zona traslucida nella teca che prende contatto con l’ovaio chiamato stigma e che sarà il punto di rottura. Prima esce il fluido follicolare e poi il follicolo secondario. Viene accolto nella tuba di uterina e cerca di risalire fina all’ampolla tubarica dove avviene la fecondazione. Mentre rimane nell’ovulo il cumulo ooforo che si trasforma in corpo luteo, una ghiandola endocrina.
Essendo uscito l’ovocita scompare la membrana propria e le cellule della granulosa si mischiano a quele della teca che sono vascolarizzate. Insieme costituiscono le cellule luteiniche che costituiscono il corpo luteo. Si distinguono le cellule della granulosa luteinica e le cellule della teca luteinica.
Si producono vari ormoni, soprattutto progesterone per tutta la fase luteinica, 14 gg.

Fase luteinica:
il corpo luteo produce estrogeni e prevalentemente progesterone che ha un’azione inibitoria nei confronti del GnRH. Dopo 14 gg se non c’è fecondazione regredisce trasformandosi in una cicatrice chiamata corpus albicans. Se c’è fecondazione non regredisce e funziona fino alla 10 settimana quando viene rimpiazzato dalla placenta che produce il progesterone necessario alla gravidanza.

Analogie tra ile due gonadi:
cellule del layding e della teca interna hanno recettori per LH. Cellule del sertoli e della granulosa per FSH.
Utero:
organo piriforme la parte superiore 2/3 è il corpo, la parte inferiore 1/3 è la cervice e in mezzo l’istmo.
Il corpo è formato da una porzione superiore formata dal fondo, poi le tube uterine, una cavità uterina che si mette in comunicazione con la cervice passando per l’istmo.  Esso è formato da un orifizio interno che comunica con la cavità uterina, un canale cervicale e un orifizio esterno collegato alla vagina. È formato da 3 strati, il perimetrio uno intermedio molto spesso detto miometrio e uno interno detto endometrio.
Il miometrio è formato da fibre muscolari lisce alternate con qualche cellula di tessuto connettivo. È riccamente vascolarizzato da diramazioni dell’arteria uterina.
L’endometrio è formato da uno strato di tessuto epiteliale cilindrico formato da cellule ciliate e cellule secernenti e sotto c’è lo stroma connettivale. L’epitelio è nutrito dal sottostante tessuto connettivo.
Dentro lo stroma ci sono le ghiandole uterine. Lo possiamo dividere in 2 strati:
strato superficiale e strato profondo. Il primo detto anche funzionale durante il ciclo uterino si accresce e si riduce passando a circa 1 millimetro dopo la mestruazione a 7 prima della mestruazione per poi tornare alle dimensioni normali. Questa parte è irrorata dalle arterie spirali, dalle diramazioni dell’arteria arcuata che è una diramazione dell’arteria uterina. Sotto a quello superficiale troviamo lo strato profondo detto anche strato basale, serve a riformare lo strato del superficiale che è andato perduto durante la mestruazione. Mentre lo strato superficiale è formato da epitelio e connettivo quello profondo ha solo connettivo.

Ciclo uterino:
nel perimetrio non cambia molto, mentre si hanno cambiamenti nell’endometrio che ha una fase proliferativa simile a quella follicolare del ciclo ovarico, una fase secretiva che corrisponde alla fase luteinica e una fase ischemica.
Abbiamo visto che periodicamente avviene un ciclo dato da rilascio di GnRH che spinge la sintetizzazione di FSH e LH i quali sono importanti anche per il ciclo uterino. Prima il ciclo endometriale con mestruazioni che durano 5 giorni poi inizia la fase proliferativa che in risposta alla liberalizzazione degli estrogeni fa ingrandire e accrescere l’endometrio. Dopo l’ovulazione si produce il corpo luteo che produce progesterone che spinge la fase secretiva che produce un ingrossamento delle ghiandole e dello spessore che arriva a 7 millimetri. Se non c’è la fecondazione allora non si produce progesterone e quindi non si accresce più l’endometrio portando alla fase ischemica o mestruale. Le arterie spirali cominciano delle costrizioni intermittenti fino alla chiusura completa che porta a un’insufficienza di nutrimento e vascolarizzazione dello strato più superficiale dell’endometrio, l’epitelio, che porta il tutto ad uno sfaldamento. Va a costituire la mestruazione assieme al sangue arterioso e venoso e i secreti delle ghiandole. Scompare il corpo luteo e non diminuisce la produzione di progesterone.  Avvengono cambiamenti anche a livello del canale cervicale. Nella parte più alta c’è presenza di cellule cilindriche che secernono muco.  La natura di questo muco favorisce o no il passaggio degli spermatozoi. La parte bassa del canale è formato da un epitelio liscio che si continua con l’epitelio vaginale. La natura del muco dipende dalla presenza di steroidi, nel momento Pré ovulatorio è il migliore perché c’è presenza di estrogeni. Mentre c’è difficoltà durante la fase luteinica caratterizzata dalla presenza di progesterone e da una cervice rigida che inibisce il movimento degli spermatozoi. Durante l’ovulazione e per effetto della presenza degli estrogeni aumenta la temperatura.
Tuba uterina: è la porzione all’interno della quale viene portato l’ovocita pronto alla fecondazione. Si divide in:
·        Segmento interstiziale: la parte di tuba che va ad inserirsi nell’utero.
·        Istmo: segmento intermedio.
·        Ampolla: si slarga nella sua ultima porzione formando l’infundibulo che ha la presenza di fimbrie. Queste fimbrie catturano l’ovulo durante l’ovulazione e con movimenti peristaltici viene portato nell’ampolla dove può avvenire la fecondazione.

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